BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 

(BES)

 

ACCOGLIENZA—INSERIMENTO DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI

Le nostre strutture accolgono tutti i bambini nel rispetto delle caratteristiche e peculiarità individuali. In modo particolare i nostri nidi e la nostra Scuola prestano attenzione ai bambini diversamente abili. La struttura in collaborazione con il Servizio Sociale competente (Asl/Comune) garantisce il diritto all’inserimento e all’integrazione dei bambini diversamente abili. Secondo quanto previsto dall’art.12 della legge del 5 febbraio 1992 n.104 e dell’art.6 lett. B della legge regionale 25 settembre 1996 n.41, per i bambini diversamente abili, frequentare strutture per la prima infanzia, non è soltanto un diritto sociale e civile, ma soprattutto costituisce un’opportunità molto efficace per la loro crescita psico -fisica. La presenza al Nido e a Scuola di bambini in situazioni di handicap o di disagio è fonte di una dinamica di rapporti e di interazioni così unica e preziosa da costituire, a sua volta, una significativa e rilevante occasione di maturazione per tutti. Grazie a questa presenza, infatti, ogni bambino non solo impara a considerare e a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante, ma è anche stimolato a ricercare inedite soluzioni relazionali, comunicative, didattiche e organizzative che vanno a vantaggio di tutti perché ampliano gli orizzonti di possibilità disponibili a questi diversi livelli. L’osservazione attenta e puntuale, il riconoscimento e l’accoglienza del bambino portatore di handicap e o disagio, il confronto con il coordinamento pedagogico, gli incontri Nido/Scuola e Servizi Sociali competenti (Asl/Comune), la verifica del lavoro svolto portano l’inclusione in un contesto di autentica relazione. Pertanto, al Nido e a Scuola, la progettazione didattico educativa e le varie iniziative sono oggetto di elaborazione da parte dello staff educativo in modo unitario, a favore della valorizzazione delle diversità, come sostegno e come risorsa aggiuntiva.

INTERCULUTURA E CURA EDUCATIVA AL NIDO E A SCUOLA

Tutti i servizi 0-6, rappresentano il luogo naturale, propizio e ideale per sviluppare l’interculturalità: è il luogo, dove il bambino viene valorizzato come soggetto e come autore del proprio sviluppo; dove si percepiscono le differenze, senza valutazioni; dove può prendere avvio quel processo di costruzione della cittadinanza basata su un’appartenenza plurale. Il Nido e la Scuola dell’Infanzia, in tal senso, devono assumere pienamente il pluralismo come tratto culturale stabile e proporre un modello di relazione con l’alterità che potenzi la positività dell’incontro e del reciproco scambio. Dunque l’educazione interculturale è un approccio educativo: nella programmazione (da considerare sempre nella sua dimensione di apertura, di continua rielaborazione) significa elaborare consapevolmente percorsi educativi e di relazione con i genitori finalizzandoli a valorizzare la specificità di ciascuna persona, alimentando la relazione tra i bambini e gli adulti che li curano. Anche nelle attività di cura, tuttavia, è importante che sia forte la competenza interculturale, nelle routine, infatti, si presuppone una forte componente relazionale: si pensi all’alimentazione o al sonno. Le competenze interculturali devono essere cassetta degli attrezzi per la docente e per l’educatrice per entrare in relazione con genitori e bambini. Il fine dell’Intercultura è di favorire il dialogo tra varie forme di diversità, generando un’apertura mentale che permetta di superare chiusure e preconcetti tutt’oggi operanti nella quotidianità.

 

A tal riguardo il nostro servizio, nell’accoglienza dei bambini, si riserva di rispettare alcuni principi cardini quali:

  • Ogni bambino è unico e per questo va conosciuto ed accolto nelle sue specificità
  • Anche i bisogni educativi dei bambini sono altrettanto specifici e quindi vanno conosciuti e rispettati nella loro unicità.
  • I genitori dei bambini con bisogni educativi speciali hanno dei vissuti delicati e particolarmente sensibili rispetto alla situazione dei figli e di loro genitori.
  • I nostri servizi considerano un valore l’inclusione e per questo si adoperano al fine che ogni bambino che li frequenta possa trovare un ambiente al meglio per la sua situazione specifica.
  • Gli insegnanti e gli educatori accolgono i bambini con bisogni speciali predisponendo progetti individualizzati, materiali e organizzazione consona a stimolare il loro progresso ed il loro benessere.
  • E’ garantito il lavoro di equipe sia all’interno del Nido/Scuola che in rapporto ai servizi Sociali territoriali.

 

Nello specifico, ecco cosa intende fare il nostro servizio al fine di garantire il principio dell’inclusione: 

  • Presenza di personale specificamente preparato per l’accoglienza di un bambino con bisogni educativi speciali con supervisione da parte della psicopedagogista.
  • Organizzazione della giornata al Nido o a Scuola secondo le esigenze dello specifico bambino.
  • Predisposizione da parte dell’equipe delle docenti e delle educatrici, in collaborazione con il consulente psicopedagogico, degli ambienti in modo mirato dal punto di vista strutturale ed educativo.
  • Colloquio con i genitori prima dell’inserimento del bambino finalizzato a conoscere il bambino nelle sue risorse e potenzialità e dunque nei suoi bisogni.
  • Predisposizione se necessario, di un progetto educativo didattico individualizzato, steso collegialmente tra personale educatore e i professionisti del servizio specialistico di riferimento e i genitori del bambino.
  • Periodo di accoglienza per un buon inserimento: accordi specifici con i genitori al fine di predisporre al meglio i tempi e le modalità di inserimento con stesura di una tabella di riferimento quale promemoria per i genitori, in modo che possano organizzarsi nel caso sia necessaria una prima loro presenza al nido più del previsto, rispetto alla consueta modalità di partecipazione dei genitori nel momento dell’inserimento, messa in atto per genitori e altri bambini.
  • Colloqui nel corso dell’anno educativo tra docenti/educatrici e i genitori e con i professionisti che a vario titolo hanno in carico il bambino al fine di verificare in itinere i progressi.